Contenuto trovato all'interno – Pagina 301F. FIORENTINI BORGHERINI M. , L'Arte della lana in Padova durante il governo della Repubblica di Venezia ... toccando in quello successivo la massima espansione interna ed esterna attraverso l'equilibrio tra un solido impiego di ... Il successore di Ludovico di Teck fu Ludovico Trevisan (Scarampo), un prelato ambizioso e militaresco; in quanto veneziano, guardava con maggiore benevolenza all'occupazione del Friuli - che era fra l'altro solo uno dei tanti oggetti del suo interesse - e nel 1445 firmò con la Repubblica un accordo che formalizzava la complessa questione della sovranità : il patriarca manteneva il potere assoluto su Aquileia, San Vito e San Daniele, e la giurisdizione spirituale sull'intero patriarcato; la sovranità veneziana sul resto del Friuli veniva ratificata in cambio di un versamento annuale di 5.000 ducati (42). Nel marzo 1425, però, l'arrivo in incognito a Venezia di Francesco Bussone, conte di Carmagnola, impresse una nuova piega agli eventi. L'impressione di una difesa del Dominio affidata a mercenari che i patrizi veneziani consideravano con disprezzo e sospetto va del tutto cancellata (51). Bilanci generali, p. CLXXVII; Giambattista C. Giuliari, Documenti dell'antico dialetto veronese nel secolo XV (1411-72), Verona 1879, pp. 200-239. Contenuto trovato all'interno – Pagina 693... con il periodo di massimo splendore e di massima espansione demografica della città lagunarell . Quella di Venezia poté così presentarsi quasi come una scelta di civiltà , ripudio consapevole di un'aggressiva politica di potenza . A parte un'interruzione nel 1381-1388, quando il Trevigiano passò dapprima all'Austria, poi ai Carraresi di Padova, quel territorio avrebbe fatto parte dello Stato veneziano fino al 1797 (4). Per il recente dibattito sul fenomeno della cittadella come luogo di segregazione fortificata per le truppe si veda John E. Law, The Cittadella of Verona, in War, Culture and Society in Renaissance Venice: Essays in Honour of John Hale, a cura di David S. Chambers-Cecil H. Clough-Michael E. Mallett, London 1993, pp. II, 3, 1896, pp. Si ingaggiarono nuove compagnie in Italia meridionale, che furono trasportate dalle galere lungo l'Adriatico, e si affidarono importanti condotte a Luigi da Sanseverino, Piero Giampaolo Orsini e Lorenzo Attendolo da Cotignola; Gianfrancesco Gonzaga fu nominato vice capitano generale. Contenuto trovato all'interno – Pagina 213Nel momento della sua massima espansione mediterranea, nella prima metà del Cinquecento, Venezia perfezionò sul piano giuridico le categorie del suo corpo sociale. Da una parte vi erano i “veneziani”, divisi nelle due categorie dei ... 37-38. Il 19 novembre 1405 le truppe veneziane entravano in Padova dopo un assedio durato più di un anno. Anche i più importanti benefici di Terraferma, e soprattutto i monasteri e i conventi più ricchi e potenti, furono oggetto di un attivo interesse veneziano, non soltanto a conferma dell'influenza sociale ed economica esercitata da quelle istituzioni nelle rispettive sfere locali, ma anche come passaggio importante nelle carriere di un nuovo gruppo di ecclesiastici nel patriziato veneziano, destinati ad occupare poi le sedi episcopali più strategiche. Contenuto trovato all'interno – Pagina 180Durante il suo dogato , Venezia giunge alla massima espansione in terraferma : memorabile la trionfale cavalcata in Cadore di Bartolomeo d'Alviano , che nel 1508 sconfigge le truppe dell'imperatore Massimiliano ( ancor oggi , in Val ... Pagina relativa all'argomento Wikipedia: Provincia di Venezia e le sue risorse collegate su BiblioToscana. G. Cozzi, Politica, società , istituzioni, pp. 8 offerte di lavoro per settore massima espansione a Oderzo, Veneto. Premessa Problemi di periodizzazione Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus ad quem di una trattazione dedicata ai rapporti fra Venezia e il suo entroterra nel secolo XIV si presenta indiscutibile. Sinossi: 'Il Venezia Football Club S.r.l., meglio conosciuto come Venezia, \xc3\xa8 una societ\xc3\xa0 calcistica italiana con sede nella citt\xc3\xa0 di Venezia.\nCostituito nel 2015 con la denominazione Venezia Football Club Societ\xc3\xa0 Sportiva Dilettantistica … Successivamente, i confini si sono ristretti; nel 1991 i comuni appartenenti erano soltanto 15 (tra cui sempre Mogliano). Nel Quattrocento si tendeva a sopprimere le corporazioni e le reti di potere locali (96). Paolo Savelli sostituì Malatesta de' Malatesta al comando generale, ma a parte questo il gruppo di condottieri di rango superiore ingaggiati per la campagna non fu modificato. 303-322); Maria Ludovica Lenzi, Storia delle compagnie di ventura e delle signorie militari in Italia nei secoli XIV e XV, in Ead., La pace strega: guerra e società in Italia dal XIII al XVI secolo, Montepulciano 1988, pp. 311-314. In un settore comunque Venezia era sicuramente avvantaggiata, e sviluppò una potenza affatto unica: quello della guerra anfibia sui fiumi. INVIA CANDIDATURA ADESSO! L'intera area in questione, dall'Adda alle alpi friulane, faceva parte per tradizione del Sacro Romano Impero. Giuseppe Del Torre, Il Trevigiano nei secoli XV e XVI. Bastava questa duplice funzione per ridurre l'efficacia del loro ruolo di giudici d'appello, e anche il vincolo che li obbligava a conformare il giudizio agli statuti locali - cioè a fare riferimento alle stesse fonti in base alle quali era stato emesso il giudizio di primo grado -, per quanto del tutto logico, rendeva estremamente improbabile che questa magistratura potesse contribuire in modo significativo ad imporre centralizzazione e uniformità . Pippo Spano, il condottiere fiorentino che comandava le forze di Sigismondo, varcò il Tagliamento con dodicimila cavalli, dopo la fulminea occupazione di Udine e del Friuli orientale. à stato detto che l'accesso alla Terraferma, e soprattutto alla proprietà terriera in quella regione, rappresentò per il patriziato veneziano una sorta di maturazione all'aristocrazia, un debutto nella società cavalleresca, cortese, in parte feudale, delle classi nobiliari europee. Guida, Terre della Venezia orientale. Il 20 luglio 1437 il doge Foscari fu formalmente investito del vicariato imperiale su ampie zone dello Stato, in cambio dell'impegno ad inviare ogni anno all'imperatore una "pala" del valore di 1.000 ducati come atto di omaggio. Nel 1416 fu siglato un accordo difensivo in cui non si fa cenno alcuno al persistere di pretese viscontee su Verona e Vicenza. 20. Mallett, L'organizzazione militare di Venezia nel '400, pp. Ancora una volta le ambizioni e le inimicizie personali di un potente condottiere sarebbero state tra le molle principali degli eventi politici, ma non fu soltanto l'influenza di Carmagnola a spingere Venezia alla guerra con Milano: una nuova sconfitta dei Fiorentini, ad Anghiari nell'ottobre 1425, concretizzò la possibilità che Firenze scendesse a patti, lasciando Milano padrona dell'Italia centrale. Dall'avvento delle signorie all'Italia spagnola, in AA.VV., Storia d'Italia, II/1, Dalla caduta dell'Impero romano al secolo XVIII, Torino 1974, pp. ): ambasciatore turco chiede Cipro a Venezia – transito pellegrini alla Mecca – Rifugio di corsari spagnoli 78. E molti dei Veneziani che guidarono le prime fasi della nuova impresa erano abbastanza bene informati circa la situazione nelle città e nelle campagne appena occupate, e spesso erano persone già abbastanza ben conosciute in quelle zone, da far sì che questa risultasse la linea di condotta più ovvia e accettabile. In quanto collaterale di una città a ridosso del fronte come Verona, da dove partì nel 1426 l'avanzata contro il Ducato di Milano, era nella posizione ideale per passare dall'amministrazione militare locale alla responsabilità per l'intero esercito di Carmagnola; nel 1429 risulta attestato in questa posizione, e nel 1431 viene definito "collaterale-generale", un incarico che conserverà fino alla morte nel 1455. Nell'estate 1412 la massiccia mobilitazione veneziana aveva ormai radunato sulla Livenza un esercito di oltre diecimila uomini comandato da Carlo e Pandolfo Malatesta. Nonostante la maggiore omogeneità della politica veneziana nella sfera religiosa rispetto ad altri settori, nella vita della Chiesa di Terraferma rimanevano però ampi spazi per l'iniziativa locale. AGENZIA COMPRO ORO DI VENEZIA. Per questo ritengo fuorviante usare l'esempio di Treviso per dimostrare una propensione veneziana al controllo stretto e centralizzato sul nascente Stato di Terraferma. Se inizialmente gli incaricati di ispezionare, pagare, approvvigionare e acquartierare le truppe erano soprattutto funzionari locali di Verona, Vicenza e Padova, già nelle fasi finali della guerra di Padova si era stabilito il precedente di un patrizio veneziano, Antonio Belegno, nominato collaterale con autorità generale sull'intero esercito. ser., I, 1977, pp. Roberto di Baviera, l'imperatore tedesco che aveva mostrato grande favore a Francesco Novello, considerandolo un potenziale alleato contro i Visconti, era tornato in Germania nel 1402, ed era occupato dagli affari tedeschi. Francesco Sforza e Cosimo de' Medici chiesero aiuto agli Angioini contro la potenza militare veneziana, mentre la minaccia aragonese nella Toscana meridionale precipitava il governo fiorentino in un panico dai costi finanziari elevatissimi. Contenuto trovato all'interno – Pagina 161Stati latini Cairo Ducato di Atene , vassallo del verso Venezia ( massima espansione ) Regno di Sica ( 1311-1388 ) partendo da Venezia Impero latino e Stati vassalli verso 1214 Possedimenti di Carlo d'Angio nel 1285 Possedimenti e ... Entrambi i rettori dovevano presenziare a tutte le assemblee dei consigli comunali, agendo da mediatori all'interno delle comunità locali, e tra queste e Venezia. Traduzioni in contesto per "massima espansione" in italiano-spagnolo da Reverso Context: Nella sua massima espansione durante il periodo bizantino … La carica di collaterale, ben nota all'organizzazione militare dei Visconti e delle città signorili di Lombardia (63), comportava particolari responsabilità nell'ingaggio, l'ispezione, la paga e la disciplina dei soldati. S. Romanin, Storia documentata della Repubblica di Venezia, IV, p. 164. Il sistema di assegnazione degli alloggi alle compagnie permanenti, che sarebbe rimasto in vigore per tutto il secolo, si affermò proprio nel periodo intorno al 1430 (65). Itinerari turistici alla scoperta dei luoghi del cinema in Fvg”, grazie a “FVG Film Locations”, una delle prime App sul tema in Italia che oggi si trasforma in questo portale, vi porta alla scoperta del Fvg con gli occhi del Cinema. Considerazioni sulla prima guerra contro gli Ungheresi in F. Cusin, Il confine orientale, I, pp. @:�)�ί�YI�Gfc��Ƙ˸$��2a}�����:��A7B�A�댩����j���� �����R.�:.� ,m�!pF�7�JHs?��d�E�u�p�I�� ��50��Ǜ;d�1A���U��yC)�W��_��,L� �;���t$�3˱�6EJ�@�z�`��)N�"b�. Nella primavera del 1431 un incremento del venticinque per cento degli effettivi delle compagnie fu il preludio alla ripresa delle ostilità , e l'esercito di Carmagnola - che doveva affrontare a ovest l'attacco milanese e a est quello ungherese - fu rapidamente portato a circa sedicimila uomini, un numero che si sarebbe però rivelato insufficiente per far fronte in modo davvero efficace alla duplice minaccia. La basilica di Santa Sofia tanbul con le sue cupole Venezia dalle origini alla Quarta Crociata di Giorgio RavegnaniLe origini di Venezia sono ancora un capitolo oscuro della storia del Medioevo, su cui poco ci dicono le fonti di cui disponiamo, spesso tra l’altro mescolando in modo inestricabile realtà e leggenda.L’unica cosa veramente certa è che Venezia nacque bizantina e tale si mantenne per alcuni secoli. Grubb, Firstborn of Venice, pp. Angelo Angelucci, Gli schioppettieri milanesi nel secolo XV, "Politecnico", 24, 1865, p. 9. Di regola le zone più vicine a Venezia, il Padovano orientale, e la campagna immediatamente circostante Mestre e la laguna, non venivano assegnate alle compagnie permanenti, ma erano tenute per così dire di riserva per l'acquartieramento temporaneo delle compagnie ingaggiate di recente. 99. Lesley Ling, La presenza fondiaria veneziana nel Padovano (secc. Personaggi come Francesco Barbaro, l'umanista che difese Brescia nel 1438-1439, acceso sostenitore di un'alleanza con Firenze, o Jacopo Antonio Marcello, che architettò la presa di possesso di Ravenna, fu fatto cavaliere sul campo di Casalmaggiore, e fu per anni con l'esercito nelle fasi finali della guerra, o Pasquale Malipiero, diplomatico a Rivoltella e provveditore al fianco di Marcello in tante missioni, o Andrea Morosini, confidente di Bartolomeo Colleoni, o Andrea Donato, amico e consigliere di Francesco Sforza, non furono che gli esponenti di spicco di un'intera generazione di patrizi veneziani che costituì l'autentico collante del nuovo Stato territoriale (50). La domanda delle materie prime essenziali, legname e ferro, crebbe vorticosamente, tanto che si pensò anche a un monopolio di queste merci, e a limitare ogni dirottamento delle forniture verso altre città della Terraferma (115). ; Gaetano Cogo, La sottomissione del Friuli al dominio della repubblica veneziana, "Atti dell'Accademia di Udine", ser. John E. LAw, A New Frontier: Venice and the Trentino in the Early Fifteenth Century, "Atti dell'Accademia Roveretana degli Agiati", ser. Mallett, L'organizzazione militare di Venezia nel '400, pp. Oltre ai sei o sette patrizi distaccati in città importanti come Padova e Verona, c'erano podestà e castellani in molti centri minori e nei castelli rurali di maggiore rilievo; ma tenendo conto dell'estensione del territorio da controllare e amministrare, non si trattò certo di un'invasione massiccia di funzionari veneziani. XIII-XIV). Uomini come Barbaro e Foscarini assorbirono l'umanesimo non soltanto dall'insegnamento dei classicisti e dalla conversazione con gli eruditi, ma anche dal quotidiano impegno nell'ordinamento della società , nell'imposizione della disciplina, della giustizia e della sicurezza. Si può considerare un clima di transizione tra il continentale e il mediterraneo.La piovosità raggiunge i suoi picchi in primavera e in autunno e sono frequenti i temporali estivi. Sulle tracce di G.B. Particolarmente incisiva fu la riduzione dell'autorità di Treviso e della sua nobiltà urbana sul circostante Trevigiano. 4 offerte di lavoro per settore massima espansione a Potenza, Basilicata. Si cercò quindi di limitare le dimensioni e la frequenza delle ambasciate, e l'accoglienza che ricevevano a Venezia assunse un piglio più perentorio (92). 217-318. 17-58; Id., Le dedizioni e lo stato regionale: osservazioni sul caso veneto, "Archivio Veneto", ser. A questo punto Caterina Visconti, spaventata dalla posizione di vantaggio in cui si trovava il signore padovano, inviò a Venezia un'ambasciata ufficiale per offrire alla Repubblica Verona e Vicenza in cambio di un aiuto militare contro i Carraresi: Jacopo dal Verme era tra i membri più importanti dell'ambasciata. culturale, La grande guida dei monumenti di Venezia. Riescono ad avere la meglio, costringendo i Carraresi all'esilio. 28. Pagina relativa all'argomento Wikipedia: Doge della Repubblica di Venezia e le sue risorse collegate su BiblioToscana. 273-353); L. Pezzolo, Esercito e Stato, pp. Sul caso di Treviso, dove i consigli furono formalmente aboliti nel 1407 e poi resuscitati come organismi puramente consultivi e occasionali, ci siamo già soffermati (84). Molte condotte, comprese quelle di Carlo e Pandolfo Malatesta, sono trascritte nei Libri commemoriali, III. Vicenza e Verona erano state salvate dall'oppressione di un tiranno straniero, e persino Padova era stata strappata alla tirannia del suo signore. Voce principale: Venezia La voce tratta della storia di Venezia dalle origini con l annessione al Regno d Italia nel 1866 fino ai giorni attuali La laguna Il Venezia Football Club S.r.l., meglio conosciuto come Venezia è una società calcistica italiana con sede nella città di Venezia Costituito nel 2015 Storia di Venezia Milano, Rusconi, 1992, ISBN 88 - 18 - 88049 - 7. Il primo organismo costituito ex novo per la Terraferma fu l'ufficio degli auditori nuovi, nel 1410. Le grandi ricchezze del monastero e della potente ... il progetto di Palladio viene trasposto in un modello che impressiona profondamente Giorgio Vasari in visita a Venezia. L'atto pubblico della sottomissione di Verona ebbe luogo in piazza San Marco il 12 luglio 1405, quello di Padova fu inserito nella Bolla d'Oro del 30 gennaio 1406 (82). Dalla guerra di Chioggia al 1517, Torino 1986 (Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, XII/1), pp. La carica non era tra quelle di prestigio: erano mal pagati e oberati di lavoro, e la loro influenza entrò ben presto in declino (106). Allo scadere della tregua, nell'aprile 1418, Venezia era pronta ad agire, mentre Sigismondo era ancora invischiato negli affari del Concilio di Costanza e dei territori tedeschi.
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